Sin da bambina sono stata affascinata dalla nostra storia regionale,
dalle nostre tradizioni, così singolari, così magiche, così cariche di
quotidiana e fertile esperienza.
Mi ritrovavo allora, spesso, sull’uscio delle case, nelle sere
d’estate, ad ascoltare i racconti dei vecchi, parole e canti
suggestivi, affascinanti, a volte mitici e ancestrali.
Sentire, cogliere, ascoltare il suono che si nasconde nel bagaglio
delle mie esperienze risveglia in me ricordi lontani, attimi e momenti
che pensavo scomparsi e dimenticati. Sono invece orme incancellabili
che segnano i fragili confini tra sogno e realtà e mi tengono
compagnia.
Così, ancora oggi, i personaggi, i luoghi, le leggende, i miti che ho
incontrato sono per me un rifugio dell’immaginazione e spesso sento la
necessità di fissare i miei pensieri su un foglio bianco che si
riempie, a poco a poco, di segni e significati da rileggere e… perché
no, da comunicare agli altri. Forse è proprio questo il senso più
stimolante dello scrivere!
Raccontare diventa così, accanto allo stupore per la variegata visione
della realtà, della vita, motivo di gratitudine e sinergia con la mia
terra, la mia cultura, le mie radici, di cui vado orgogliosa.
Le pagine che compongono questo mio lavoro sono piccole stazioni
simili a grani di un rosario che le nostre nonne recitavano alla sera
sui gradini ancora caldi delle case o accanto al focolare. Chi legge
troverà ricordi, ricordi personali, fatti, personaggi, esperienze del
vivere quotidiano, risultati di ricerche e studi compiuti in tanti
anni dedicati alla scuola, agli alunni, a tutti i miei alunni, che mi
hanno inconsapevolmente aiutato a crescere e a vivere la vita con lo
stupore della loro età.
Alcuni racconti sono solo ispirati alla vera storia e fantasticamente
elaborati. Altri sono frutto di lunghe e costruttive chiacchierate
fatte con vecchi amici berchiddesi. Altri ancora sono pagine nate come
articoli per il giornale locale “Piazza del popolo”.
Il lavoro, così diverso per contenuti, si articola in sezioni: i
racconti, il lavoro, le tradizioni, argomenti vari, poesie, recensioni
su autori berchiddesi, fatte in occasione della pubblicazione di
alcune loro opere risalenti a qualche anno fa.
E’ un cesto colmo di parole e di contenuti diversi, dal momento che
scrivo non solo per soddisfare un bisogno personale, ma anche per chi
ama le cose semplici che fungono da ponte verso mete interiori più
profonde, che ci aiutano a interpretare la vita dentro e fuori di noi.
M.C.